Il credito d’imposta sulla prima casa può configurarsi, in certi casi, come un credito “a catena”.
Immaginiamo, ad esempio, che Tizio nel dicembre del 2012 abbia comprato la prima casa spendendo 9mila euro per imposta di registro, che nel maggio 2014 l’abbia venduta e nel febbraio 2015 abbia comprato un’altra prima casa, con un atto che avrebbe dovuto scontare (se non ci fosse stato un credito d’imposta scomputabile) 13mila euro per imposta di registro. In quell’occasione Tizio ha dovuto effettivamente sborsare 4mila euro, perché ha portato in compensazione 9mila euro di credito d’imposta.
Fin qui tutto chiaro. La situazione si complica se si immagina che Tizio nel 2017 abbia venduto la casa comprata nel 2015 e che nel gennaio 2018 intenda comprare un’ulteriore prima casa con un atto per il quale si renderanno dovuti 7mila euro per imposta di registro.
Quanto dovrà sborsare Tizio nel 2018 ? (... segue)
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Ultima Modifica: 23/06/2018