Dalla Cassazione stop al cattivo (e illecito) costume di dichiarare nei rogiti di compravendita un corrispettivo inferiore a quello effettivamente pagato dal compratore per abbattere l’imponibile su cui calcolare l’imposta. A far desistere da questo comportamento potrebbe essere una sentenza della Corte di Cassazione che, pur non recentissima (n. 6542 del 24 aprile 2003) sembra destinata ad avere effetti dirompenti e non mancherà di suscitare il confronto tra gli operatori. (... segue)
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Ultima Modifica: 04/03/2004