Con un contratto di convivenza è possibile regolamentare la "gestione" di eventuali situazioni di bisogno o di malattia di uno dei partner.
Si può ricorrere, anzitutto, al "vitalizio assistenziale", ossia alla pattuizione per effetto della quale uno dei conviventi (o un terzo) si impegna, verso il soggetto beneficiario, a eseguire direttamente o a garantire (mediante personale professionale di comprovata competenza e d'esperienza) ogni assistenza morale o materiale, e così le occorrenti prestazioni di cura e di mantenimento della persona nonché le cure mediche e l’assistenza domiciliare specialistica o generica.
È possibile convenire, ad esempio, la fornitura di vitto e di generi alimentari e la fornitura di vestiario, la pulizia e la manutenzione ordinaria dell’appartamento dove il beneficiario vive, la fornitura di medicine, di articoli sanitari e, in genere, di tutto quanto occorrente per un’adeguata assistenza medica e sanitaria. (... segue)
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Ultima Modifica: 18/11/2013