La riforma della normativa relativa al riconoscimento dei figli naturali, con conseguente equiparazione tra figli legittimi e figli naturali, porta con sé inevitabili ricadute sotto il profilo del diritto ereditario.
Addio all’«estromissione». La novità più rilevante è senz’altro quella relativa al cosiddetto «diritto di commutazione », che era probabilmente la principale discriminazione nel trattamento successorio tra figli legittimi e figli naturali.
Infatti, in base al vecchio testo dell’articolo 537, comma 3 del Codice civile, i figli legittimi potevano «soddisfare in denaro o in beni immobili ereditari la porzione spettante ai figli naturali che non vi si oppongano. Nel caso di opposizione decide il giudice, valutate le circostanze personali e patrimoniali». (... segue)
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Ultima Modifica: 03/02/2014