Non può essere omologato l’accordo di separazione consensuale con il quale i coniugi convengono di separarsi pur intendendo proseguire la loro convivenza.
Non è pertanto possibile che i coniugi domandino al giudice di avallare la loro condizione di “separati in casa”, in quanto una simile situazione non è permessa dalla legislazione vigente, poiché, altrimenti, l’istituto della separazione consensuale si potrebbe anche prestare per assumere accordi del tutto svincolati «da riferimenti oggettivi», e realizzare «operazioni elusive o accordi simulatori» con «finalità anche illecite».
È quanto deciso dal Tribunale di Como con un provvedimento del 6 giugno 2017. (... segue)
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Ultima Modifica: 05/09/2018