Con la nuova norma sulla tassazione delle compravendite di abitazioni che adotta come base imponibile il valore catastale e non più il prezzo pattuito, il legislatore ha compiuto sicuramente un notevole passo in avanti: era vergognoso, da un lato, l’atteggiamento dei contribuenti teso a occultare grandi quantità di prezzo pattuito, ed era altrettanto insostenibile l’atteggiamento del Fisco che non incentivava la correttezza dei comportamenti mediante una seria rete di controlli.
Detassando il prezzo e tassando solo la rendita catastale si ottiene così un duplice, benefico effetto: nell’interesse della correttezza delle contrattazioni e quindi nell’interesse dei contraenti, quello di far emergere i reali valori dei trasferimenti immobiliari; (... segue)
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Ultima Modifica: 06/02/2006