Il Fisco da una mano al coniuge superstite che conserva il diritto di abitazione nella casa "coniugale".
Da quando l’imposizione dei trasferimenti a causa di morte è stata riformata (legge 342/2000) era, infatti, sempre rimasta abbastanza incerta la soluzione del problema del trattamento del diritto di abitazione del coniuge superstite sotto il profilo dell’applicabilità a questo caso delle agevolazioni "prima casa".
Con la risoluzione n. 29/E del 25 febbraio 2005 (si veda «Il Sole-24 Ore» del 26 febbraio 2005 e il testo riportato accanto) il caso è stato, però, risolto in senso favorevole per il contribuente.
Vale, dunque, la pena di ricostruire la disciplina dei trasferimenti degli immobili per causa di morte. (...segue)
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Ultima Modifica: 01/03/2005