Il testamento “olografo” è la forma testamentaria più facile, economica e riservata, in quanto esso richiede solo tre requisiti: che il testo sia per intero scritto a mano dal testatore, che il testatore scriva la data in cui redige il testamento e che il testatore apponga la propria firma alla fine delle sue disposizioni.
Non si possono quindi usare strumenti di scrittura meccanici o elettronici, quali ad esempio la macchina da scrivere o il personal computer, né è possibile che il testamento sia scritto, sotto dettatura del testatore, da un terzo.
Non sono invece previsti requisiti specifici per quanto riguarda il supporto sul quale redigere il testamento (in particolare non è necessario utilizzare carta “da bollo” o altri supporti con particolari caratteristiche).
Il pregio del testamento olografo è quindi la semplicità; i punti critici sono invece quelli della assenza della guida di uno specialista e della reperibilità del testamento dopo la morte del de cuius.
Occorre pertanto porsi il problema della conservazione del testamento e del fatto che esso non solo sia rintracciabile dopo la morte del testatore ma anche che non finisca nelle mani “sbagliate” (e cioè in quelle di un soggetto controinteressato che lo possa eliminare).
Ultima Modifica: 01/11/2011