Se il de cuius muore senza testamento e senza lasciare figli, il coniuge superstite concorre con ascendenti legittimi e/o fratelli e sorelle (o loro discendenti): al coniuge sono devoluti i due terzi dell'eredità, mentre il restante terzo spetta agli ascendenti e ai fratelli e alle sorelle. Se invece non vi sono figli, ascendenti, fratelli e sorelle (o loro discendenti), il coniuge superstite consegue l’intera eredità.
La quota di un terzo attribuita ad ascendenti e fratelli o sorelle va poi ripartita tra loro per capi, salvo in ogni caso per gli ascendenti il diritto ad un quarto dell'eredità.
Se peraltro vi sono fratelli o sorelle unilaterali (e cioè che hanno in comune con il defunto un solo genitore), questi ultimi conseguono metà della quota che spetta ai fratelli germani (e cioè che hanno entrambi i genitori in comune con il defunto) o ai genitori.
Va poi osservato il caso di colui che muore senza lasciare prole, nè genitori nè altri ascendenti: in questa ipotesi l’intera eredità si devolve a favore delle sorelle e dei fratelli (o i loro discendenti) in parti uguali; se si tratta invece di concorso tra fratelli o sorelle germani e fratelli o sorelle unilaterali, quelli unilaterali conseguono la metà della quota che ricevono i germani.
Se poi taluno muore senza prole o altri discendenti e senza fratelli nè sorelle o loro discendenti, l’intera eredità si devolve a favore del padre e della madre, in parti uguali oppure, per intero, dell’unico genitore che sopravvive al defunto.
Qualora manchino anche i genitori o uno solo di essi, succedono per metà gli ascendenti della linea paterna e per l'altra metà gli ascendenti della linea materna: se però gli ascendenti non sono di eguale grado, l'eredità è devoluta al più vicino senza distinzioni di linea (si pensi al caso del defunto che lascia il nonno paterno e un bisnonno materno: in questa ipotesi tutta l'eredità è devoluta al nonno paterno).
Qualora invece i genitori o uno soltanto di essi concorrano con fratelli e sorelle germani del defunto, tutti costoro sono ammessi alla successione del de cuius per capi, purchè in nessun caso la quota in cui succedono i genitori o uno di essi sia minore della metà (se invece si tratta di fratelli unilaterali, essi conseguono la metà della quota dei fratelli germani o dei genitori del defunto).
Ultima Modifica: 20/03/2011