La questione dei contratti di finanziamento stipulati all’estero da imprese italiane torna all’attenzione del fisco con la risoluzione 20/E del 28 marzo 2013.
Si tratta di un argomento "caldo" in quanto una notevole quantità di questi contratti viene oggi "ristrutturata" e quindi cade sotto l’attenzione dell’amministrazione finanziaria italiana.
Se si stipulaun contratto di finanziamento al di fuori del territorio nazionale si "dribbla" l’imposta sostitutiva, prevista dal Dpr 601/1973, in misura pari allo 0,25% dell’importo erogato per le operazioni di finanziamento a medio/lungo termine – cioè di durata superiore a 18 mesi – in quanto manca in tal caso il presupposto della territorialità, dato che l’imposta sostitutiva segue (ex articolo 20, Dpr 601) le stesse regole dell’imposta di registro e quindi non si applica alle operazioni formate al di fuori dei confini nazionali. (... segue)
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Ultima Modifica: 30/03/2013