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22/03/2010 

Sono fonti derivate gli atti prodotti dalle istituzioni comunitarie nell’ambito di quelle materie e di quelle competenze espressamente conferite dagli Stati membri alla Comunità con i Trattati istitutivi e secondo le procedure indicate. Circa le competenze affidate alla Comunità Europea occorrerà altresì tenere conto di quelle che la stessa può esercitare in virtù del principio di sussidiarietà.In base all’art. 249 (nella formulazione originaria art. 189 Trattato CEE) del Trattato CE, le fon

22/03/2010 

Sono fonti primarie i Trattati istitutivi delle Comunità europee e le modifiche ad essi apportati nel corso degli anni. I Trattati istitutivi di riferimento sono: - il Trattato istitutivo della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), entrato in vigore il 23 luglio 1952; - il Trattato istitutivo della Comunità economica europea (CEE), entrato in vigore il 1 gennaio 1958;- il Trattato istitutivo della Comunità Europea per l’Energia Atomica (CEEA o EURATOM), entrato in vigore il 1 g

22/03/2010 

La consuetudine, a differenza delle precedenti fonti, che sono tutte scritte, è una fonte del diritto non scritta basata sulla tradizione.Perché si possa parlare di consuetudine occorrono due condizioni: - l’abitudine a seguire un certo comportamento per un determinato periodo di tempo (diuturnitas);- la convinzione che quel comportamento sia giuridicamente obbligatorio (opinio iuris ac necessitatis). Tradizionalmente viene distinta in: - consuetudine secundum legem, quando è richiamata dall

22/03/2010 

Con questa espressione si indicano le fonti secondarie o regolamentari emanate dagli Enti locali, ovvero dalle Regioni, dai Comuni e dalle Province e Città metropolitane nel rispetto delle leggi statali e costituzionali.Essi sono espressione dell’autonomia riconosciuta a questi Enti e servono a completare le leggi statali e regionali nelle materie di competenza locale. La Costituzione prevede una competenza esclusiva regolamentare degli Enti locali in ordine alla disciplina dell'organizzazio

22/03/2010 

I regolamenti dell’esecutivo rappresentano l’attività normativa secondaria del Governo, diretta a produrre norme subordinate a quelle primarie (leggi ordinarie, decreti legislativi, regolamenti comunitari).La potestà regolamentare del Governo, regolata direttamente in base all'art. 17 della Legge 400 del 1988, si manifesta attraverso l'adozione e la successiva emanazione di regolamenti.I regolamenti sono fonti secondarie e come tali non possono derogare né alla Costituzione (come d'altra par

22/03/2010 

Nel nostro ordinamento le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sono titolari di potestà normativa che consente loro di emanare leggi nelle materie ed entro i limiti previsti dalla Costituzione.Le leggi regionali sono leggi che hanno un’efficacia limitata al territorio della Regione che le emana, sono deliberate dal Consiglio regionale, promulgate dal Presidente della Regione e pubblicate sul Bollettino Ufficiale di ciascuna Regione (BUR). La Regione è autorizzata ad esercitare

22/03/2010 

I decreti legislativi vengono indicati in modo abbreviato con la sigla d. Lgs. o DLG, sono atti emanati dal Governo su espressa legge di delegazione o di delega del Parlamento che lo autorizza a svolgere la funzione legislativa nelle materie indicate ed entro i limiti determinati.Con la legge di delegazione o legge delega, il Parlamento indica al Governo:- la materia oggetto della delega sulla quale il Governo potrà eccezionalmente legiferare; - il termine entro il quale il Governo deve fare

22/03/2010 

I decreti legge vengono indicati in modo abbreviato con la sigla D.L., e sono emanati dal Governo solo in casi straordinari di necessità e di urgenza.Il decreto legge, a differenza del decreto legislativo, è un atto che il Governo delibera direttamente sotto la sua responsabilità senza aver ottenuto una delega dal Parlamento, depositario della funzione legislativa. Il potere di emanare un decreto legge spetta al Consiglio dei Ministri e non anche ai singoli Ministri. Il Governo non può comun

22/03/2010 

L'approvazione di una legge si articola in quattro fasi:- iniziativa legislativa;- esame e approvazione;- promulgazione;- pubblicazione.L’iniziativa legislativa si esercita presentando al Presidente di una delle due Camere una proposta di legge, cioè un testo legislativo redatto in articoli. Tale proposta può essere presentata dal Governo, da singoli parlamentari, dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, da cinquantamila elettori, dalle Regioni e dai Comuni (in ordine al mutamento

22/03/2010 

Quando si parla di legge nel nostro ordinamento ci si riferisce sia alla legge intesa in senso formale che alla legge intesa in senso materiale. Per leggi in senso formale si intendono tutti quegli atti deliberati dalle due Camere o dagli altri organi cui è costituzionalmente attribuita la funzione legislativa (Consigli regionali) secondo il procedimento espressamente previsto dalla Costituzione, dai regolamenti parlamentari, dagli statuti regionali, etc.Quando invece si parla delle leggi in

22/03/2010 

Le leggi costituzionali sono leggi di pari rango rispetto alla Costituzione e servono per modificarla (leggi di revisione costituzionale) o per integrarla (leggi costituzionali). Indipendentemente dal loro obiettivo le leggi costituzionali sono approvate dal Parlamento con il c.d. procedimento aggravato, un sistema di votazione che richiede maggioranze più ampie di quelle necessarie per l’approvazione delle leggi ordinarie e una doppia approvazione da parte di ciascuna delle due Camere che d

22/03/2010 

Lo Stato italiano in quanto Stato di diritto riconosce e garantisce a tutti i cittadini la titolarità di posizioni giuridiche attive che essi possono far valere nei confronti di altri cittadini e delle autorità pubbliche. La Parte I della Costituzione (artt.14-54) tratta dei diritti e dei doveri riconosciuti in capo ai cittadini. I diritti garantiti ai cittadini sono i diritti di libertà sia individuali che collettivi. Tra i diritti individuali di libertà sono indicate le: - libertà personal

22/03/2010 

Negli articoli 10 e 11 della Costituzione si afferma che l’Italia adegua le proprie leggi a quelle internazionali al fine di garantire la pace e la giustizia tra le nazioni. Accetta anche di limitare la propria sovranità aderendo alle istituzioni internazionali e facendo entrare nell’ordinamento giuridico statale le leggi provenienti dagli ordinamenti sovranazionali. L’Italia è uno Stato membro dell’Unione Europea, partecipa all’ONU e ha firmato la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo.L

22/03/2010 

Tutti i cittadini della Repubblica italiana sono uguali di fronte alla legge anche se appartengono a razze diverse, se parlano lingue diverse, se credono in un Dio diverso e sono di sesso diverso. L’uguaglianza significa non che tutti sono o debbano essere uguali ma che le differenze esistenti tra le persone non possono essere motivo di discriminazione e di trattamento differenziato. La libertà di manifestare il proprio pensiero è garantita al cristiano come al musulmano e al buddhista. Il p

22/03/2010 

La libertà del cittadino consiste nella possibilità che questo ha di essere se stesso e di differenziarsi dagli altri grazie al fatto che nello Stato in cui vive vengono riconosciuti i diritti fondamentali ed inviolabili dell’uomo sanciti per la prima volta dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e descritti nella nostra Costituzione agli articoli 13-54. Tra i diritti fondamentali più importanti c’è il diritto alla vita e alla salute, la libertà di pensiero, di parola e di stamp

22/03/2010 

L’articolo 1 della Costituzione afferma che l’Italia è una Repubblica democratica e che la sovranità appartiene al popolo. La parola democrazia deriva dal greco demos e crato e vuol dire che il comando è in mano al popolo. Sono i cittadini che hanno la sovranità e che scelgono nelle forme (ad es. elezioni o referendum) e secondo le modalità previste i loro rappresentanti politici ovvero coloro che per un certo numero di anni governeranno il Paese. Vivere in uno Stato democratico è importante

22/03/2010 

Le principali fonti dell’ordinamento giuridico italiano, ordinate secondo il criterio della gerarchia delle fonti, sono le seguenti:- Costituzione; - Leggi costituzionali;- Leggi ordinarie;- Atti aventi forza di legge; - Decreti legge;- Decreti legislativi;- Leggi regionali;- Regolamenti dell’esecutivo;- Regolamenti degli enti locali;- Consuetudine. Tuttavia, è necessario ricordare che, accanto alle fonti del diritto italiano, esistono anche le fonti derivanti dall’adesione della Repubblica

22/03/2010 

Qui di seguito vengono elencate le principali pubblicazioni ufficiali o legali disponibili in versione cartacea tradizionale o on-line. Per gli atti normativi dello Stato (leggi costituzionali, leggi ordinarie, decreti legge, decreti legislativi, regolamenti, etc.) la ricerca deve indirizzarsi verso:- la Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblicaitaliana, pubblicazione annuale che raccoglie gli atti normativi emanati dagli organi dello Stato nell’anno di riferimento, non ancora

22/03/2010 

Nel nostro ordinamento, quasi tutte le fonti del diritto sono fonti scritte, ad eccezione della consuetudine, unica fonte non scritta (anche se esistono tuttavia delle Raccolte degli usi). Se il cittadino ha bisogno di ricercare i testi in cui sono contenute le fonti normative in vigore nell'ordinamento, ha a disposizione diversi strumenti, ma deve tenere ben presente che non tutto ciò che trova pubblicato in forma scritta corrisponde alla versione ufficiale (o legale) dei documenti, ovvero

22/03/2010 

Generalmente la legge dispone solo per l’avvenire, cioè non ha effetto retroattivo ovvero interviene a disciplinare i rapporti e le situazioni che si verificano dopo la sua entrata in vigore.Ciò comporta che il cittadino è tenuto a comportarsi nel modo previsto dalla legge solo dopo la sua entrata in vigore.Ogni comportamento precedente all’entrata in vigore della legge, pur potendo essere a questa contrario, non è normalmente punibile o perseguibile da parte dell’ordinamento giuridico. Solo

22/03/2010 

Oltre al referendum costituzionale infatti la Costituzione prevede anche il referendum abrogativo (art. 75 Cost.) con il quale si può eliminare una legge attuando la cosiddetta “democrazia diretta”.L’art. 75 stabilisce i limiti al referendum abrogativo: non possono costituire oggetto di referendum abrogativo le leggi in materia di:- amnistia e indulto; - tributi; - bilancio dello Stato; - trattati internazionali. Il referendum abrogativo può essere richiesto da cinquecentomila elettori,

22/03/2010 

Sono situazioni complementari all'applicazione del criterio cronologico i concetti relativi alle fonti del diritto che riguardano la loro: - entrata in vigore ed efficacia;- abrogazione; - irretroattività. Per entrare in vigore e acquistare efficacia, ovvero per essere rispettata dai cittadini, occorre che:- la legge sia pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale; e che: - sia trascorso un certo periodo di tempo dalla sua pubblicazione, che di solito è di 15 giorni (vacatio legis). Quando sono sodd

22/03/2010 

Il principio della riserva di legge si applica nei casi in cui la Costituzione o altre leggi prevedono che la disciplina di una determinata materia sia riservata alla legge e che quindi non possa intervenire a regolare tale materia una fonte secondaria, quale ad es. il regolamento del Governo; si dice allora che la materia è riservata alla legge e agli atti aventi forza di legge. La riserva di legge ha una funzione di garanzia, in quanto vuole assicurare che in materie particolarmente delica

22/03/2010 

In un ordinamento giuridico le fonti del diritto non sono tutte di pari grado, ve ne sono alcune più importanti rispetto ad altre. Normalmente, per dare ordine alle fonti che coesistono e sono in vigore in uno Stato nello stesso momento, il criterio solitamente più utilizzato è quello della gerarchia delle fonti. In base a tale criterio le fonti si collocano su gradini diversi a seconda dell'importanza che viene loro riconosciuta. Esistono tre livelli gerarchici: I livello:Fonti costituziona

22/03/2010 

Nel nostro ordinamento con l’espressione fonte del diritto si indicano gli atti e/o i fatti produttivi di diritto ovvero gli atti che contengono norme giuridiche e i mezzi attraverso i quali il diritto viene portato a conoscenza dei cittadini appartenenti ad uno stesso ordinamento. Infatti, secondo la loro funzione, le fonti del diritto si distinguono in:- fonti di cognizione, documenti formali e pubblicazioni ufficiali attraverso i quali il testo delle norme giuridiche viene portato a conos

22/03/2010 

In base alle materie regolate il diritto si ripartisce in: - diritto costituzionale: comprende le norme essenziali ed i principi fondamentali della vita dello Stato, dei cittadini e di tutti gli altri soggetti della comunità. Tali norme e principî sono contenuti nella Costituzione e nelle leggi costituzionali; - diritto civile: comprende le norme che riguardano l'esistenza del soggetto, le capacità e le possibilità giuridiche che il soggetto ha di sfruttare le risorse economiche.In particola

22/03/2010 

In base agli interessi protetti il diritto si distingue in: - diritto pubblico: consiste di disposizioni inderogabili poste a tutela degli interessi dell’intera collettività che disciplinano la formazione, l'organizzazione e l'attività dello Stato e degli enti pubblici, nonché i loro rapporti con i privati nel caso in cui questi agiscano in posizione di superiorità derivante dal fatto che agiscono in veste di pubblica autorità.Un esempio di norma di diritto pubblico è costituito dall’art. 55

22/03/2010 

In base al contenuto il diritto viene classificato in: - diritto oggettivo: è l’insieme delle norme giuridiche obiettive e uniformi che regolano l’agire umano e la vita collettiva in un ordinamento giuridico.Il diritto oggettivo viene di solito distinto in diritto pubblico e diritto privato: il primo è diretto a disciplinare la formazione, l'organizzazione e l'attività dello Stato e degli enti pubblici, nonché i rapporti che essi intrattengono con i privati; il secondo interviene a regolare

22/03/2010 

Esistono diverse classificazioni o partizioni del diritto che si fondano su elementi caratterizzanti. In particolare, il diritto si può distinguere in base a: - il contenuto; - gli interessi protetti; - le materie regolate.

22/03/2010 

Le regole di condotta sono contenute nelle norme giuridiche. A seconda del loro contenuto le norme giuridiche si distinguono in:- prescrittive o di condotta, quando vietano o impongono determinati comportamenti a tutti i membri appartenenti ad una società; - sanzionatorie, quando stabiliscono quali sanzioni devono essere applicate nei confronti di coloro che hanno violato le norme prescrittive o che si sono comportati in modo non consentito. Esse sono rivolte agli organi dello Stato incarica

22/03/2010 

La Costituzione italiana, approvata dall’Assemblea costituente, è entrata in vigore il 1° gennaio 1948. La Costituzione sta al vertice della gerarchia delle fonti ed è la fonte principale dalla quale dipendono tutte le altre che devono ad essa conformarsi. Per Costituzione formale si intende il testo entrato in vigore nel 1948. Questa si contrappone alla Costituzione materiale, che oltre al testo originale comprende anche alcune modifiche, integrazioni ed attuazioni realizzate nel corso degl

22/03/2010 

L’abrogazione si ha quando una legge viene sostituita in tutto o in parte da un'altra legge (o atto avente forza di legge) successiva che interviene a disciplinare la materia con disposizioni nuove. In base alla modalità con cui viene attuata, l'abrogazione può essere: - espressa, quando la legge successiva dichiara espressamente che quella precedente è abrogata; - tacita, quando la legge successiva interviene nella stessa materia con norme incompatibili rispetto a quelle contenute nella leg

22/03/2010 

Il rapporto tra leggi di pari grado o forza giuridica adottate ed entrate in vigore in tempi diversi si risolve con il criterio cronologico. Esso tuttavia, richiede, per essere applicabile, che venga determinata la priorità di una legge dal punto di vista temporale rispetto ad un'altra. Tale verifica va effettuata facendo riferimento al momento di entrata in vigore ed efficacia della legge.

22/03/2010 - Articolo del notaio

IMPOSTE - Scudo fiscale (1)

22/03/2010 

I regolamenti sono gli strumenti più completi ed efficaci a disposizione delle istituzioni (cfr. art. 249). Essi sono: - di portata generale, cioè applicabili a categorie di destinatari astrattamente determinate; - obbligatori in tutti i loro elementi, nel senso che gli Stati membri hanno l’obbligo della loro integrale applicazione; - direttamente applicabili in ogni Stato membro, nel senso che esplicano tutti i loro effetti negli Stati membri, nei confronti delle loro istituzioni e rispetto

22/03/2010 - Articolo del notaio

IMPOSTE - Scudo fiscale (2)

22/03/2010 

L’Italia in virtù della possibilità offerta dall’art. 11 Cost. ha aderito insieme ad altri Stati dell’Europa alla formazione e costituzione della Comunità Europea. L’insieme di norme che regolano l’organizzazione e lo sviluppo della Comunità Europea, ora denominata Unione Europea, e i rapporti tra questa e gli Stati membri formano il sistema giuridico comunitario. Essendo l'Italia uno Stato membro non solo le fonti del diritto comunitario sono applicabili ed efficaci sul nostro territorio ma

22/03/2010 

Il diritto può essere definito come un insieme di regole di condotta (dette anche norme) generali ed astratte che riguardano le azioni umane dei soggetti che appartengono ad una determinata collettività. Il diritto tende a garantirne l’ordine sociale, disciplinando i rapporti tra i suoi membri in un determinato momento storico. Queste regole sono generali in quanto riguardano tutti i soggetti e non solo alcuni e sono astratte, in quanto il comportamento in esse previsto è un modello teoricam

22/03/2010 - Articolo del notaio

IMPOSTE - Scudo fiscale (3)

22/03/2010 - Articolo del notaio

IMPOSTE - Scudo fiscale(1)

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