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04/04/2019 

EREDITA' - La divisione delle masse 'plurime' in caso di rinuncia all'eredità

04/04/2019 

EREDITA' - La divisione delle masse 'plurime' in caso di rinuncia all'eredità

04/04/2019 

EREDITA' - La divisione delle 'plurime' in caso di rinuncia all'eredità

04/04/2019 - Articolo del notaio

EREDITA' - La divisione delle masse 'plurime' in caso di rinuncia all'eredità

07/03/2019 

EREDITA' - La rinuncia all'eredità non influenza il calcolo della quota di legittima

07/03/2019 

EREDITA' - La rinuncia all'eredità non influenza il calcolo della quota di legittima

07/03/2019 

EREDITA' - La rinuncia all'eredità non influenza il calcolo della quota di legittima

07/03/2019 - Articolo del notaio

EREDITA' - La rinuncia all'eredità non influenza il calcolo della quota di legittima

25/07/2018 

EREDITA' - I chiamati all'eredità non sono tenuti a pagare i debiti (anche tributari) del defunto

25/07/2018 - Articolo del notaio

EREDITA' - I chiamati all'eredità non sono tenuti a pagare i debiti (anche tributari) del defunto

06/05/2018 

EREDITA' - Rinuncia all'eredità

06/05/2018 

EREDITA' - Rinuncia all'eredità

06/05/2018 

EREDITA' - Rinuncia all'eredità

06/05/2018 

EREDITA' - Rinuncia all'eredità

06/05/2018 - Articolo del notaio

EREDITA' - Rinuncia all'eredità

20/03/2011 

Se nella ricerca di un “chiamato ulteriore” non operano nè il meccanismo della sostituzione nè il meccanismo della rappresentazione, l'ultimo criterio per l’individuazione del chiamato all'eredità che il codice civile suggerisce, prima di disporre l'applicazione delle regole della successione intestata o legittima, è quello dell'accrescimento. Si tratta dell’operazione per cui la quota originariamente destinata a uno dei coeredi si “espande” in capo agli altri coeredi nel caso in cui il primo n

20/03/2011 

Si dice “chiamato all’eredità” il soggetto che, per disposizione testamentaria o, in mancanza del testamento, per disposizione di legge, è legittimato ad accettare l’eredità e pertanto a divenire erede. La “chiamata” (o “vocazione”) ereditaria è dunque la situazione che si ha dal momento in cui la successione si apre (e cioè dal momento della morte del de cuius) fino a quando il chiamato diventa erede accettando appunto la “chiamata” che a lui proviene o dal testamento o dalla legge. Se però ch

20/03/2011 

Il de cuius può prevedere nel suo testamento l'eventualità che l'erede o il legatario da lui istituiti non possano (perchè ad esempio deceduti prima del de cuius) o non vogliano (ad esempio per rinuncia) accettare l'eredità o conseguire il legato. In tali casi il testatore può infatti indicare altri soggetti (cosiddetti “chiamati ulteriori”) che subentrino ai “primi chiamati” nel diritto di accettare l'eredità o di conseguire il legato: questa operazione prende il nome di “sostituzione ordinari

23/03/2009 

Per le spese sostenute nel periodo 2002-2010, la detrazione, che va effettuata dall'imposta lorda, è ripartita in 10 quote annuali di pari importo (art. 9 c. 1 L. 448/2001). Per gli anni precedenti si poteva invece optare per la ripartizione in 5 o in 10 anni.Dal 2003, i soggetti, proprietari o titolari di un diritto reale sull'immobile oggetto dell' intervento edilizio, di età non inferiore - al termine di ciascun anno - a 75 e a 80 anni, possono ripartire la detrazione, rispettivamente, in

21/12/2005 

Con l'espressione “chiamati ulteriori” si intendono individuare coloro che subentrano in luogo del primo chiamato nel diritto di accettare l'eredità qualora questi non voglia (ad esempio perchè il patrimonio ereditario è oberato di debiti e quindi il chiamato rinuncia all'eredità) o non possa (ad esempio perchè morto prima del de cuius che l'ha nominato nel suo testamento) accettare l'eredità medesima. Il codice civile dispone diversi meccanismi sostitutivi: la sostituzione, la rappresentazi

21/12/2005 

Con la morte di una persona fisica, si “apre” dunque la sua successione e si tratta di individuare chi sono coloro che subentreranno nel patrimonio del defunto. Se c’è testamento, i beneficiari sono i soggetti che il testatore stesso ha indicato; se non c’è testamento (o se il testamento dispone solo di parte del patrimonio ereditario), l’indicazione dei beneficiari è fatta dalla legge (la quale punta l’obiettivo sui congiunti più stretti, con la regola che quelli di grado più prossimo sono

08/03/2005 

Se si vuole ricevere un’eredità occorre accettarla: compiere, in sostanza, un atto in cui si dichiara espressamente di accettare l’eredità (accettazione espressa) ovvero un atto che – pur non contenendo l’accettazione espressa - presuppone necessariamente la volontà di accettare l’eredità stessa (accettazione tacita).Non sempre è conveniente accettare un’eredità: l'erede subentra alla persona deceduta sia nelle posizioni patrimoniali attive (beni, crediti) che nelle posizioni passive (debiti

08/03/2005 

L'art. 1, comma 1°, L.N., come sopra indicato, conferisce innanzitutto al notaio il potere di attribuire pubblica fede agli atti ricevuti. Il concetto di pubblica fede esprime la particolare efficacia probatoria che l'ordinamento giuridico riconosce all'atto pubblico.Stabilisce infatti l'art. 2700 c.c. che l'atto pubblico fa prova, fino a querela di falso, sia della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, sia delle dichiarazioni

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