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22/06/2018 

PMI IN BORSA - Arriva il credito d’imposta per chi si quota in Borsa

18/05/2018 - Articolo del notaio

TRUST - La tassazione dell'atto di dotazione

15/02/2018 - Articolo del notaio

TRUST - "Trasformazione" del trust in Srl

17/11/2016 - Articolo del notaio

TRUST - Trust "autodichiarato" - Tassazione proporzionale

10/01/2011 - Articolo del notaio

19/12/2010 

1) Il disponente (settlor) istituisce il trust indicando lo scopo da perseguire con riguardo ai beni che sono destinati all’attuazione del trust 2) Il disponente nomina il trustee (che può essere una persona fisica o una persona giuridica), indicandogli quali sono gli scopi che nella sua attività egli deve perseguire in riferimento ai beni immessi nel trust 3) Il disponente nomina i beneficiari del trust: si tratta dei soggetti che, a seconda dei casi, beneficiano dei red

13/12/2010 

Se il trust non può certo prescindere dalla volontà del disponente che lo istituisce, il ruolo centrale del trust comunque spetta senz’altro al trustee, e cioè al soggetto che il disponente designa al fine di perseguire lo scopo per il quale il trust viene istituito e per renderlo proprietario dei beni del trust. Il trustee è l’unico dei soggetti del trust il cui nome non è stato tradotto dall’inglese: infatti, il termine settlor è stato tradotto con "disponente", il termine beneficiary è st

11/12/2010 

La figura fondamentale del trust è il soggetto che lo istituisce: in inglese "settlor" in italiano "disponente": è colui che detta le regole del trust, che ne indica lo scopo e che inizialmente nomina uno o più trustee; di solito, il disponente indica anche i beneficiari (oppure le regole per individuarli) nonché uno o più protector. Il trustee è colui che diviene proprietario dei beni destinati dal disponente alla realizzazione degli scopi del trust (nonché di quelli acquisiti durante la vigenz

10/09/2009 

Gli eredi in una successione sono quei soggetti che, chiamati a succedere per legge o per testamento, accettano l’eredità, subentrando in toto o pro quota nei rapporti giuridici attivi e passivi trasmissibili, facenti capo al de cuius. Dunque, per gli eredi, la successione implica il subentro nella situazione possessoria del defunto con gli stessi caratteri che tale situazione aveva nei suoi confronti. La successione può essere a titolo universale o a titolo particolare. Il nostro ordinament

16/10/2007 

È straniero, evidentemente, chi non è cittadino italiano. Tuttavia, nell’epoca della globalizzazione questa definizione negativa non è più sufficiente per identificare le regole giuridiche che si applicano ai “non-italiani”.Regole diverse, infatti, si applicano agli stranieri “comunitari”, cioè ai cittadini di Paesi appartenenti alla Unione Europea, rispetto ai cittadini “extra–comunitari”.Ma anche tra questi ultimi si dovrà ulteriormente distinguere tra coloro che sono in possesso di permesso d

10/02/2007 

L’introduzione nel nostro ordinamento della norma sul vincolo di destinazione (il nuovo articolo 2645-ter del Codice civile) pone il problema di stabilire quale relazione vi sia tra questo nuovo strumento e il trust. I casi possibili sono due:a) o il vincolo di destinazione si “affianca” al trust e entrambi questi istituti “corrono” separatamente, come su due binari paralleli;b) o il vincolo di destinazione diventa in Italia ciò che il trust è negli ordinamenti nei quali vige una legge disci

10/02/2007 

Con la ratifica ad opera della legge 16 ottobre 1989 n. 364 della Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985 sulla legge applicabile ai trust (d’ora in poi citata come Conv. Aja), l’Italia ha "riconosciuto" come trust tutti "i rapporti giuridici istituiti da una persona, il disponente - con atto tra vivi o mortis causa - qualora dei beni siano stati posti sotto il controllo di un trustee nell’interesse di un beneficiario o per un fine specifico" (articolo 2, comma 1, Conv. Aja).Si parla dunque

10/02/2007 

Il trust ha una estesa possibilità di applicazione: può servire per suddividere reddito e patrimonio fra i discendenti, mantenere un patrimonio familiare unito nel tempo, proteggere figli minori in caso di divorzio, garantire creditori, gestire patti di sindacato, investire congiuntamente in una società, sostenere figlie che si sposano, assistere soggetti handicappati, controllare un gruppo industriale, rendere possibile la vendita di cespiti gravati da pesi, incassare crediti e ripartire il

10/02/2007 

Solo dall’inizio degli anni ’90, prima assi timidamente, poi in modo sempre più effettivo, il trust ha fatto la sua “comparsa” nel nostro ordinamento. In precedenza il trust era considerato come una “stranezza” inglese o americana, a noi per lo più incomprensibile e comunque estranea; da quando la ratifica italiana della Convenzione dell’Aja l’ha alfine sdoganato, una parte di coloro che vi si sono avvicinati è stata attirata, se non da un fenomeno “alla moda”, dal miraggio di poterne fare u

14/03/2006 

Chi ha contatti con l'ambiente economico inglese o americano, o anche solo con amici di quei Paesi, sente parlare di trust. Spesso i trust compaiono sulla stampa finanziaria (di recente, i trust per la gestione delle obbligazioni Cirio) e nella stampa di costume (il trust di Onassis, con le tante liti che ha originato). Grandi musei appartengono a trust, l'intero patrimonio dei Rockfeller è in trust, ma anche la massaia americana dispone delle proprie sostanze per mezzo di un trust, che si s

14/03/2006 

Il trust - É un rapporto di appartenenza finalizzato. Il trustee è obbligato ad avvalersi dei beni e diritti a lui intestati per perseguire la finalità del trust. L'istituzione del trust - Il disponente sottoscrive un atto istitutivo, che nomina il trustee, accompagnato o seguito dal trasferimento di beni o diritti al trustee: il trasferimento può essere compiuto dallo stesso disponente o anche da altri soggetti in una o più riprese; ovvero il disponente sottoscrive una dichiarazione u

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