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11/10/2019 - Articolo del notaio

CONTRATTI - Nozione di impossibilità sopravvenuta - Prenotazione di vacanza e impedimento a partire

03/10/2019 - Articolo del notaio

SOCIETA' - Finanziamento soci vs apporti a patrimonio netto

17/09/2019 - Articolo del notaio

SOCIETA' - L'opzione put è valida perchè non contrasta con il divieto di patto leonino

14/12/2018 - Articolo del notaio

DONAZIONE - In sicurezza la circolazione dei beni donati

06/12/2018 - Articolo del notaio

PATTO MARCIANO - Applicabilità dell'imposta sostitutiva

23/08/2018 - Articolo del notaio

MUTUO - Prestito vitalizio ipotecario

05/07/2018 

Azzerata in Cassazione (sentenza n. 17498 del 4 luglio 2018) la tesi del Tribunale e della Corte d'Appello di Milano secondo cui sarebbe nulla, per infrazione del divieto del patto leonino, l’opzione put con la quale, in sostanza, si "garantisce" a un socio la restituzione dei suoi conferimenti nel capitale sociale. Il Tribunale di Milano si era espresso con sentenza 18833 del 30 dicembre 2011, la Corte d’appello con sentenza n. 636 del 19 febbraio 2016 (si veda Il Sole 24 Ore del 4 maggio 2016)

22/06/2018 

PMI IN BORSA - Arriva il credito d’imposta per chi si quota in Borsa

16/05/2018 

SOCIETA' - Patto di restituzione dei conferimenti al socio - Nullità

16/05/2018 - Articolo del notaio

SOCIETA' - Patto di restituzione dei conferimenti al socio - Nullità

19/04/2018 - Articolo del notaio

IMMOBILI - Chi paga l'Imu nel rent to buy

24/01/2018 

PATTO MARCIANO - Mutui ai consumatori - Regolamento

27/07/2017 - Articolo del notaio

IMPOSTA DI REGISTRO - Sentenza di revocatoria fallimentare

23/05/2017 - Articolo del notaio

SOCIETA' - Riduzione reale del capitale sociale

18/04/2017 - Articolo del notaio

IMPOSTE - Sentenza di revocatoria fallimentare

08/06/2016 - Articolo del notaio

PATTO DI FAMIGLIA - Riqualificazione delle donazioni

14/04/2016 - Articolo del notaio

MUTUO - Prestito vitalizio ipotecario

10/03/2016 

La riqualificazione della donazione in patto di famiglia

13/09/2015 - Articolo del notaio

SOCIETA' - Finanziamento soci - postergazione

02/09/2015 

I vantaggi del rent to buy

02/09/2015 

Le situazioni patologiche

09/10/2014 - Articolo del notaio

DONAZIONI - Trascrizione dichiarazione di rinuncia all'azione di restituzione dei beni immobili donati

09/10/2014 

2014-10 - DONAZIONI - Trascrizione dichiarazione di rinuncia all'azione di restituzione dei beni immobili donati

15/05/2014 - Articolo del notaio

SOCIETA' - SRL in crisi non restituisce il finanziamento ai soci

13/05/2013 - Articolo del notaio

RENT TO BUY - Pagamento e proprietà

08/03/2013 - Articolo del notaio

SOCIETA' - I crediti dei soci

17/06/2011 - Articolo del notaio

20/03/2011 

Il problema della circolazione degli immobili donati non si pone nel caso delle cosiddette donazioni “indirette” e cioè quando, ad esempio, i genitori pagano il prezzo dell'immobile acquistato dal figlio e a lui intestato: in tal caso, infatti, il figlio donatario può tranquillamente vendere l'immobile senza che l'acquirente, e pure ogni suo successivo avente causa (ad esempio la banca che riceve ipoteca a garanzia di un finanziamento), possano temere di subire conseguenze negative per effetto d

20/03/2011 

Un parziale rimedio al problema della circolazione degli immobili donati è stato introdotto nel 2005 con la riforma degli articoli 561 e 563 del codice civile (ad opera del dl 35/2005, convertito in legge 80/2005). Con queste nuove norme è stato disposto che, dopo 20 anni dalla trascrizione della donazione nei Registri Immobiliari, un’eventuale lite ereditaria tra gli eredi del donante non impedisce ai beni donati di circolare “tranquillamente” (e non provoca la cancellazione delle ipoteche iscr

20/03/2011 

La frequenza delle donazioni immobiliari sollecita quasi quotidianamente, nella prassi professionale, la ricerca di tecniche di “sterilizzazione” della donazione, al fine di mettere in sicurezza la circolazione del bene donato e la sua sottoponibilità ad ipoteca. Non è possibile esaminare nel dettaglio questi “rimedi”, perché esse dipendono fortemente dalle circostanze concrete, caso per caso differenti tra loro: il contesto familiare, l’età del donante, la situazione patrimoniale del donante e

20/03/2011 

E’ sempre molto complicata la vendita di immobili che in passato siano stati oggetto di donazione. Allo stesso modo, le banche che concedono mutui sono assai insofferenti a ricevere in ipoteca immobili donati: ne è la riprova la sentenza n. 228 del 24 febbraio 2011 del Tribunale di Mantova, con la quale è stata dichiarata la nullità della fideiussione rilasciata alla banca a garanzia di un mutuo con ipoteca iscritta su un bene oggetto appunto di donazione, perché la fideiussione è stata consider

01/03/2011 - Articolo del notaio

19/02/2011 - Articolo del notaio

MUTUO - Anatocismo

12/09/2010 - Articolo del notaio

IMPOSTA REGISTRO - 3% - Finanziamento soci

23/08/2010 - Articolo del notaio

COMPRAVENDITA - Donazioni immobili - Azione di riduzione - Restituzione

23/08/2010 - Articolo del notaio

COMPRAVENDITA - Donazioni indirette - Azioni di restituzione

23/08/2010 

2010-08-DONAZIONI INDIRETTE-AZIONE DI RESTITUZIONE

23/08/2010 

2020-08-DONAZIONI IMMOBILI-AZIONE DI RIDUZIONE-RESTITUZIONE

24/07/2010 - Articolo del notaio

COMPRAVENDITA - Successione - Donazione indiretta - No restituzione immobile

24/07/2010 

SUCCESSIONE-DONAZIONE INDIRETTA-NO RESTITUZIONE IMMOBILE

20/10/2009 - Articolo del notaio

COMPRAVENDITA - Banca - Ipoteca su privilegio

09/03/2009 - Articolo del notaio

MUTUO - Fideiussione

17/06/2008 

Nel caso di donazione di un bene immobile, si pongono rilevanti problemi in sede di successiva rivendita del bene a causa del suo possibile coinvolgimento in liti ereditarie tra gli eredi del donante.Per rendere la circolazione dei beni donati la più tranquilla possibile, la prassi professionale ha elaborato una pluralità di “strategie”. In sintesi:a) la concessione di una fideiussione all’acquirente da parte del donante (e di coloro che ne sarebbero attualmente i suoi legittimari, nel caso che

09/12/2007 

Per concedere un mutuo, la banca richiede una garanzia: quella per antonomasia più utilizzata è l'ipoteca. L'ipoteca attribuisce alla banca il diritto di soddisfarsi sul ricavato della eventuale vendita coattiva del bene concesso in garanzia, con priorità rispetto ad altri creditori. L'ipoteca è di maggiore efficacia se è di primo grado, cioè se non è preceduta da altre ipoteche: tendenzialmente di primo grado deve essere l'ipoteca concessa a garanzia di un ""credito fondiario"".L'ipoteca vi

09/12/2007 

Dopo anni di attese è stato finalmente emanato il D.lgs. 20 giugno 2005, n. 122, recante “Disposizioni per la tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire, a norma della legge 2 agosto 2004, n. 210”: è il decreto legislativo che introduce maggiori tutele per chi acquista case in corso di costruzione.Le novità introdotte risultano di notevole impatto sociale: basti pensare che, secondo stime di associazioni di categoria, dal 1995 ad oggi le famiglie italiane coinvolte

08/12/2007 

Per rinegoziazione del mutuo si intende il contratto con il quale il cliente e la banca stabiliscono di modificare le clausole del mutuo già stipulato. Il mutuo rimane sempre lo stesso (non viene cioè sostituito da un nuovo mutuo) ma muta la disciplina dei rapporti tra banca e cliente. Ad esempio, si può cambiare il metodo di indicizzazione (si passa dal tasso variabile al tasso fisso), si può diminuire lo spread (cioè il "guadagno" della banca rispetto all'Irs o all'Euribor e cioè rispetto

16/10/2007 

Pensiamo all'ipotesi in cui si sia verificata una perdita nel capitale sociale, cosa è necessario fare?L'unica prescrizione di legge al riguardo prevede, che in caso di perdite, la società non può ripartire gli utili fra i soci fino a che il capitale non sia ridotto o reintegrato in misura corrispondente.Tuttavia, diversamente da quanto accade nelle società di capitali, non esiste alcun obbligo di ridurre il capitale qualunque sia l'ammontare delle perdite, anche se esse siano tali da azzera

01/05/2007 

Nella fase anteriore al rogito non solo occorre prestare attenzione all’entità delle somme che si sborsano (che va limitata il più possibile) ma anche alla “qualificazione” delle somme stesse: da come queste somme sono infatti “denominate” deriva infatti un differente trattamento in caso di “crisi” contrattuale.Normalmente, il primo pagamento che si effettua viene denominato “caparra confirmatoria”: con questa qualificazione si ottiene il risultato che, se chi riceve la caparra si rende inad

04/07/2006 

Azione di restituzione: se il legittimario, una volta vittoriosamente esperita l’azione di riduzione, non trova capienza nel patrimonio di chi per donazione o per testamento ha ricevuto l’attribuzione di beni di valore superiore alla quota disponibile (cioè qualora questi non abbia “sostanze”, ad esempio denaro, sufficienti per soddisfare quanto dovuto al legittimario), il legittimario può rivolgersi all’attuale proprietario dei beni donati e pretenderne appunto la “restituzione”. Cost

04/07/2006 

La legge di conversione del cosiddetto “decreto legge sulla competitività” (d.l. 35/2005, convertito in legge 80/2005) ha disposto che, dopo 20 anni dalla donazione, i beni donati possano circolare “tranquillamente”, e cioè senza il timore che un legittimario leso nei suoi diritti di legittima si soddisfi su quei beni (chiunque sia il loro attuale proprietario) non trovando soddisfazione nel patrimonio del donatario. Il decorso di questo ventennio è però impedito se il discendente, il coniug

04/07/2006 

Nella normalità dei casi si usa pattuire il pagamento di una caparra confirmatoria all’atto del compromesso (non superiore al 20 per cento del prezzo complessivo) e il pagamento del saldo al rogito, momento nel quale avviene la consegna delle chiavi. Se si intendono pattuire pagamenti ante rogito ulteriori rispetto alla iniziale caparra oppure il pagamento di una caparra di importo elevato, è consigliabile garantirsi opportunamente (o con la trascrizione del contratto preliminare o mediante

03/03/2006 

La legge di conversione del cosiddetto “decreto legge sulla competitività” (d.l. 35/2005, convertito in legge 80/2005) ha disposto che, dopo 20 anni dalla donazione, i beni donati possano circolare “tranquillamente”, e cioè senza il timore che un legittimario leso nei suoi diritti di legittima si soddisfi su quei beni (chiunque sia il loro attuale proprietario) non trovando soddisfazione nel patrimonio del donatario. Il decorso di questo ventennio è però impedito se il discendente, il coniug

14/06/2005 - Articolo del notaio

COMPRAVENDITA - Immobili da costruire - Fideiussione (3)

08/03/2005 

Lo scioglimento del singolo rapporto sociale può avvenire anche a seguito di esclusione del socio dalla società.In alcune ipotesi l'esclusione opera di diritto (per es. nel caso in cui il socio  sia dichiarato fallito), in altri casi l'esclusione è rimessa alla volontà degli altri soci, quando ricorrano determinate cause previste dalla legge o dal contratto di società. In tutti i casi fin qui esaminati  in cui il rapporto sociale si scioglie limitatamente ad un socio per morte recesso od esc

08/03/2005 

Gli atti notarili possono essere atti pubblici o scritture private autenticate.L’atto pubblico deve essere redatto dal notaio, mentre la scrittura privata può essere redatta anche da altri (e precisamente da chiunque). Il codice di deontologia notarile stabilisce che anche quando il notaio viene chiamato ad autenticare una scrittura privata redatta da altri (cioè dalle parti stesse o da professionisti o da altre persone di loro fiducia) deve controllare ch

08/03/2005 

Per l'esercizio di un'attività economica, sono spesso necessari grossi investimenti che potrebbero superare le disponibilità finanziarie di una sola persona. L'esercizio dell'attività economica in forma societaria permette a più persone di investire e di lavorare insieme: così ciascuno potrà godere dei benefici dell'attività svolta proporzionalmente alla parte degli investimenti effettuati e del lavoro prestato.In cambio dei beni apportati, si ottiene un corrispettivo, ossia una partecipazio

08/03/2005 

Le associazioni non riconosciute sono di regola enti composti da più persone associate tra loro che non hanno voluto richiedere il riconoscimento o che non l’hanno ottenuto o per i quali è ancora pendente il relativo procedimento.Le associazioni non riconosciute non sono persone giuridiche, e pertanto nei confronti loro e dei singoli associati non operano i benefici conseguenti all’ autonomia patrimoniale propri degli enti riconosciuti. Ciò nonostante anche nelle associazioni non riconosciut

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