Il legislatore del d.l. 24 giugno 2014, n. 91 (il cosiddetto “decreto Competitività”), convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 216, ha disposto la cancellazione, dal nostro ordinamento, della norma che sanciva la inderogabilità del tradizionale principio “un’azione, un voto” (one share one vote), consacrato nell’art. 2351 c.c., e sostanzialmente sopravvissuto a tutte le revisioni, di piccola o grande portata, cui il diritto societario, dall’entrata in vigore del codice civile del 1942 in avanti, era stato finora sottoposto.
Non è infondato osservare questa nuova legislazione come una sorta di “mini rivoluzione” nel nostro sistema dei diritti degli azionisti, in quanto la pluridecennale perduranza del principio one share, one vote nell’ordinamento italiano era concreta testimonianza di come fosse reputato centrale un assetto di rigida correlazione tra il rischio del socio (derivante dall’investimento del suo capitale nel mercato azionario) e il conseguente suo potere (e cioè il suo “peso” nell’assunzione delle decisioni dei soci). (... segue)
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Ultima Modifica: 30/01/2017