La legge sul risparmio (262/2005) ha introdotto il nuovo articolo 147-ter, comma 2 del Tuf (decreto legislativo 58/98) con il sistema del voto segreto: chi critica la norma sostiene che il voto segreto impedisce di individuare i patti parasociali non palesati e determina difficoltà nell’individuazione delle minoranze assembleari (che invece la legge vorrebbe valorizzare) e che, più in generale, la non trasparenza non giova alla certezza e alla linearità dei rapporti societari.
Minoritaria è invece la voce che attribuisce al voto segreto la valenza di evitare pressioni sull’espressione del voto a causa del controllo e dei condizionamenti che il voto palese permetterebbe di esercitare. (... segue)
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Ultima Modifica: 04/04/2006