Se un contratto di compravendita di quote di società a responsabilità limitata sia sottoscritto con una firma digitale abusivamente utilizzata (cioè senza il consenso del titolare della smart-card contenente il dispositivo che consente di apporre tale firma), quel contratto è nullo.
È altresì illegittima l’assemblea che si svolga con la partecipazione (e il voto) del soggetto qualificato come acquirente nel contratto di cessione di quote nullo per abusivo utilizzo della firma digitale del soggetto che, in quel contratto, viene falsamente indicato come venditore delle quote di Srl oggetto di cessione.
Sono questi i punti cardine della decisione contenuta nella sentenza del Tribunale di Roma (sezione specializzata in materia di impresa) n. 1127 del 23 gennaio 2017. (... segue)
Leggi l'intero articolo cliccando qui sotto oppure, a fianco, nella Documentazione Correlata
Ultima Modifica: 02/04/2018