Quello della Spa costituita usando una procura falsa e con un falso versamento del capitale sociale (nel caso specifico: esibendo una contabile bancaria fasulla, attestante il deposito di 25 milioni di euro) sembra un caso da aula universitaria, costruito dal professore al fine di spiegare agli studenti la particolare fattispecie della nullità dell’atto costitutivo di società di capitali.Invece si tratta di un fatto realmente accaduto e il Giudice del Registro delle imprese del Tribunale di Milano l’ha trovato sul suo tavolo, a causa di un’istanza di cancellazione della società presentata dal pm (titolare dell’accusa nel relativo processo penale). L’istanza è stata respinta con il decreto n. 3624/2016 del 30 dicembre 2016. Non perché la questione non fosse assolutamente patologica, ma perché, in una simile evenienza, non a un provvedimento di cancellazione occorre dar corso, bensì a una “normale” procedura di liquidazione della società falsamente costituita. (... segue)
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Ultima Modifica: 02/02/2018