Il principio ispiratore della riforma della Legge fallimentare, per quanto riguarda la procedura di concordato preventivo, è quello di favorire le soluzioni che mirino alla conservazione dell’impresa anziché alla liquidazione delle sue componenti.
In quest’ottica, la legge delega prevede che non siano applicabili al concordato con continuità aziendale le limitazioni imposte al concordato liquidatorio, ossia la necessaria presenza di nuove risorse da parte di terzi e il pagamento di almeno il 20 per cento dell’ammontare complessivo dei crediti chirografari.
È, questa, una notevole agevolazione, posto che l’assicurazione di una soglia minima di soddisfazione per i chirografari e di un consistente apporto di nuove risorse sono, nell’esperienza dei salvataggi aziendali, spesso il maggiore ostacolo alla predisposizione del piano e della proposta concordataria. (... segue)
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Ultima Modifica: 05/10/2018