Le novità introdotte nel diritto societario dal decreto legge 91 del 24 giugno 2014 non si limitano all’abbassamento a 50 mila euro del valore nominale minimo del capitale sociale delle Spa, nella introduzione del voto plurimo nelle società quotate o in corso di quotazione e nell’abolizione di ogni connessione tra il capitale sociale delle Srl e delle cooperative e la presenza dell’organo di controllo.
Vi sono infatti anche altre rilevanti innovazioni, ad esempio in tema di recesso dalle società quotate, di valutazione degli «acquisti pericolosi», di valutazione del patrimonio della società di persone trasformata in Spa e di diritto di opzione nel caso di aumento del capitale sociale di Spa.
Finora, in caso di recesso da una società quotata, il valore da liquidare al socio recedente doveva essere pari alla media aritmetica dei prezzi di chiusura nei sei mesi che precedevano la pubblicazione o la ricezione dell’avviso di convocazione dell’assemblea le cui deliberazioni legittimavano il recesso del socio. (... segue)
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Ultima Modifica: 02/07/2014