Se in uno statuto sociale c’è una clausola che prevede, a tutela di una minoranza qualificata, un quorum decisionale “rinforzato” per l’assunzione di una data deliberazione assembleare (ad esempio il voto favorevole del 60 per cento del capitale sociale), quella clausola non può essere modificata, nel silenzio dello statuto, con il quorum decisionale “ordinario” previsto, in generale, per le deliberazioni di modifica dello statuto sociale (ad esempio, la maggioranza del capitale presente in assemblea).
Infatti, anche se lo statuto non dice nulla di specifico sul quorum occorrente per la modifica della clausola contenente la previsione della maggioranza “rinforzata”, si deve ritenere che occorra la stessa maggioranza “rinforzata” per effettuare la modifica della clausola in questione.
È quanto ha affermato la Cassazione nella sentenza n. 4967 del 14 marzo 2016: una sentenza assai importante perché interviene su una questione assai controversa, che non ha precedenti in sede di giudizio di legittimità. (... segue)
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Ultima Modifica: 01/02/2017