Le quote di Srl offerte al pubblico tramite piattaforme di equity crowdfunding possono essere inserite tra gli “investimenti qualificati” di un Pir (piano individuale di risparmio a lungo termine) nel rispetto dei limiti e divieti stabiliti, in generale, dalla legislazione in materia (vale a dire l'articolo 1, comma 100 e seguenti, legge 232/2016: ad esempio, il divieto di detenzione di partecipazioni qualificate e il limite alla concentrazione degli investimenti).
Lo afferma l’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello 96 del 5 aprile 2019, in cui viene sviluppato il ragionamento in base al quale le quote di Srl offerte al pubblico sono da qualificare come “strumenti finanziari” e, quindi, sono conferibili in un Pir, con la conseguenza che il relativo reddito beneficia di un regime di esenzione da tassazione. (... segue)
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Ultima Modifica: 16/04/2019