A fronte del “rimpatrio” di moltissime società (specie dal Lussemburgo) negli ultimi due-tre anni, complici le procedure di voluntary disclosure, non sono pochi i casi di imprese che si trasferiscono o intendono trasferirsi al di fuori del territorio italiano.
Osservando questo fenomeno, non certo impetuoso ma nemmeno irrisorio, il Consiglio nazionale del Notariato ha affrontato la materia del trasferimento della sede legale di una società italiana all’estero (declinato sia come trasferimento all’interno della Ue chefuori) in uno Studio divulgato di recente (il n. 283-2015/I, intitolato «Il trasferimento delle sede sociale all’estero e la trasformazione internazionale»), anche perché si tratta di una tematica di difficile gestione per gli operatori professionali: manca una legislazione chiara e precisa. (... segue)
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Ultima Modifica: 29/11/2016