La legge di riforma del diritto cooperativo riscopre il ruolo dei soci nell’assunzione delle decisioni societarie, ribaltando la subalternità assunta nel diritto previgente.
Se, infatti, dalla natura dell’impresa cooperativa dovrebbe discendere l’imprescindibilità di una partecipazione diretta del socio alla vita di impresa e del relativo rischio, questo coinvolgimento nella gestione è stato in realtà disincentivato.
Da un lato, ciò deriva dall’irrisorietà del capitale investito in azioni e quote e dall’irrilevanza del voto del singolo. Dall’altro, la legge previgente faceva riferimento agli schemi di governance propri delle società di capitali (e quindi alla competenza gestoria del board). (…segue)
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Ultima Modifica: 23/11/2004