L’organizzazione del passaggio generazionale nelle famiglie di imprenditori rappresenta, senza dubbio, uno dei più frequenti utilizzi del trust, strumento che per le sue peculiari caratteristiche ben si presta infatti a raggiungimento dello scopo di suddividere il patrimonio tra i familiari dell’imprenditore e, se occorre, per l’individuazione (di solito, tra gli eredi, ma non solo) di colui o di coloro che sono reputati più adatti per assumere il comando dell’impresa oggetto di passaggio generazionale, con l’ausilio di importanti agevolazioni fiscali.
L’utilizzo del trust in funzione successoria necessita però di una importante premessa in quanto spesso, nella pratica professionale, si coglie, in coloro che si avvicinano al trust, la diffusa convinzione che il trust rappresenti un “diversivo” per evitare l’applicazione delle regole della cosiddetta successione necessaria.
Infatti, nel nostro ordinamento sono in vigore regole inderogabili, riassunte con l’espressione «successione necessaria», che attribuiscono a determinati soggetti, i «legittimari» (il coniuge e i discendenti del defunto e, se mancano i discendenti, i genitori del defunto) una rilevante quota del patrimonio del de cuius, la cosiddetta «legittima». (... segue)
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Ultima Modifica: 16/07/2018