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TUTELA PATRIMONIO - Nozione ampia di esigenze familiari

Grava sul debitore la prova che il credito, per il cui pagamento il creditore tenta di escutere i beni sottoposti a fondo patrimoniale, è stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia.

Inoltre, il concetto di «debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia», va inteso non in senso restrittivo, vale a dire con riferimento alla necessità di soddisfare l’indispensabile per l’esistenza della famiglia; ma nel senso di ricomprendere in tali bisogni anche esigenze volte al pieno mantenimento e all’armonico sviluppo della famiglia, nonché al potenziamento della sua capacità lavorativa.

Così ha deciso la Cassazione nella sentenza n. 15886 depositata l’ 11luglio 2014.

La Cassazione ribadisce pertanto l’orientamento (già espresso ad esempio nelle sentenze 134/1984, 11683/2001, 12730/2007; 15862/2009 e 4011/2013) per il quale si preferisce una nozione di «bisogni della famiglia» piuttosto ampia, con la quale, da un lato, si esclude che bisogni rilevanti siano soltanto quelli essenziali del nucleo familiare, ma, d’altro lato, si comprendono anche altre esigenze, purché il loro soddisfacimento sia funzionale alla vita della famiglia. (... segue)

 

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Ultima Modifica: 12/07/2014

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