Per la validità di un contratto di convivenza occorre che i contraenti siano conviventi “registrati”, maggiorenni e non interdetti; inoltre, si deve trattare di conviventi che tra loro, non siano né parenti o affini (di qualsiasi linea e grado) né legati da vincoli di adozione.
Ancora, si deve trattare di soggetti che non siano uniti, con soggetti diversi dal rispettivo convivente, da un vincolo matrimoniale, né partecipi di un’unione civile o di altri contratti di convivenza in corso di vigenza.
Il contratto di convivenza non può essere stipulato nemmeno tra persone l’una delle quali sia stata condannata per omicidio consumato o tentato sul coniuge dell’altra (articolo 1, comma 57). (... segue)
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Ultima Modifica: 05/10/2017