Parte sabato 1° febbraio 2020 la banca dati nazionale dei biotestamenti.
Lo prevede il decreto, firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 17 gennaio.
Si tratta di un atteso tassello, che rende pienamente operativa la legge varata due anni fa e in vigore dal 31 gennaio 2018. Nella banca dati, infatti, confluiranno i testamenti biologici (o disposizioni anticipate di trattamento, Dat) con le scelte sul fine vita, che saranno così facilmente consultabili da chi ne ha diritto: i disponenti e i loro fiduciari e i medici, a cui saranno utili quando i pazienti (e i loro fiduciari) non sono in grado di autodeterminarsi.
Così, i soggetti presso cui verranno depositate le Dat - notai, Comuni, Regioni e uffici consolari italiani all’estero - dovranno trasmetterle alla banca dati. E nel database dovranno confluire anche i biotestamenti già depositati nei mesi scorsi: entro il 1° aprile devono essere comunicati al ministero i nomi dei disponenti ed entro il 30 luglio va trasmessa copia delle Dat. (... segue)
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Ultima Modifica: 29/01/2020