La tassazione della compravendita di un’abitazione non è una operazione complessa.
Nella pratica, tuttavia, vi sono diversi particolari da tener presenti. Se la vendita non è effettuata da soggetto Iva, si applicano l’imposta di registro al 9% (o al 2 % se c’è l'agevolazione “prima casa”) e le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa (50 euro).
La base imponibile è rappresentata, di regola, dal valore venale del bene compravenduto; a questo principio si fa eccezione quando si applica il cosiddetto “prezzo-valore”, e cioè la regola secondo cui la tassazione avviene in base al valore catastale del bene compravenduto (ossia la rendita catastale moltiplicata per 115,5, se si tratta di “prima casa”, o per 126 in ogni altra ipotesi) indipendentemente dal prezzo dichiarato.
Il “prezzo-valore” è applicabile a tutte le compravendite di abitazioni e relative pertinenze, soggette all’imposta di registro, nelle quali la parte acquirente sia una persona fisica che non agisca nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali. (... segue)
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Ultima Modifica: 14/11/2024