La comunione “de residuo” inerente ai beni dell’impresa individuale di uno dei coniugi significa che il coniuge non imprenditore ha un diritto di credito verso l’altro coniuge e non significa che sui beni dell’impresa si forma una comunione tra l’imprenditore e il coniuge non imprenditore.
Lo sanciscono le Sezioni unite della Cassazione (sentenza n. 15889 depositata il 17 maggio 2022) chiamate a risolvere una questione di particolare importanza che, dal 1975, data di emanazione della legge di riforma del diritto di famiglia, non ha mai trovato pace. (... segue)
Leggi l'intero articolo cliccando qui sotto oppure, a fianco, nella Documentazione Correlata
Ultima Modifica: 25/06/2024