Se il cessionario di un contratto preliminare restituisce al cedente (originario promissario acquirente) parte della caparra confirmatoria da quest’ultimo corrisposta al promittente venditore, – se il cedente è un soggetto Iva – tale rimborso parziale è qualificabile come il corrispettivo della cessione del contratto e, come tale, qualificabile come una prestazione di servizi soggetta a Iva.
Pertanto, all’atto della cessione del contratto preliminare, l’originario promissario acquirente deve emettere una fattura di importo pari a quello della caparra confirmatoria che ottiene in restituzione, a nulla rilevando che le parti avevano inteso cedere “gratuitamente” il contratto.
È quanto è affermato nella risposta a interpello 95/2022 dell'Agenzia delle Entrate. (... segue)
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Ultima Modifica: 28/02/2024