La Costituzione italiana, approvata dall’Assemblea costituente, è entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
La Costituzione sta al vertice della gerarchia delle fonti ed è la fonte principale dalla quale dipendono tutte le altre che devono ad essa conformarsi.
Per Costituzione formale si intende il testo entrato in vigore nel 1948.
Questa si contrappone alla Costituzione materiale, che oltre al testo originale comprende anche alcune modifiche, integrazioni ed attuazioni realizzate nel corso degli anni.
Ciò significa che nonostante i principî del nostro ordinamento siano ancora quelli stabiliti all’origine, non tutti hanno ricevuto pari attuazione. Alcuni sono solo sulla carta costituzionale e attendono di essere attivati e disciplinati.
La nostra Costituzione presenta alcune caratteristiche di seguito elencate.
È da considerarsi rigida, in quanto, diversamente da altre Costituzioni cd. flessibili (com’era stato lo Statuto albertino, la prima costituzione italiana concessa da Carlo Alberto nel 1848) può essere modificata soltanto con procedure particolari espressamente previste.
E’ da considerarsi lunga, in quanto, oltre a disciplinare l’organizzazione dello Stato e i diritti fondamentali dei cittadini (tipico delle cosiddette costituzioni brevi) contiene anche numerose norme molto specifiche, come quelle che regolano i compiti dello Stato, i rapporti etico-sociali e quelli economici.
Può definirsi deliberata e democratica, in quanto fu redatta e votata da un’Assemblea costituente che rappresentava il popolo italiano, in contrapposizione a quelle concesse dai sovrani (come è stato il caso di alcune Costituzioni europee dell’Ottocento, compreso lo Statuto albertino e quelle dei moderni Stati autoritari).
La nostra Costituzione è composta da 139 articoli, suddivisi in:
- Principî fondamentali, artt. 1-12;
- Diritti e doveri dei cittadini, Parte I, artt. 13-54;
- Ordinamento della Repubblica, Parte II, artt. 55-139.
Le Parti sono suddivise in Titoli e Sezioni.
I primi dodici articoli della Costituzione stabiliscono i Principî supremi del nostro ordinamento giuridico, che non possono essere modificati neanche attraverso il procedimento di revisione costituzionale. Su questi si basa tutto l'assetto costituzionale del nostro Paese. Alcuni di questi principî vengono qui di seguito illustrati.