Figura Notaio

L'attività del notaio

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Consigli e suggerimenti

La preparazione teorica e quella pratica, indipendentemente dal peso che ciascun elemento della prova scritta può assumere in sede di correzione, sono importanti in eguale misura.

Lo studio per il concorso notarile è profondamente diverso da quello per gli esami universitari. In quest’ultimo la materia ha un contenuto limitato, la verifica è di solito a tempi brevi, la memoria può svolgere un ruolo fondamentale; nel primo, invece, il programma è molto vasto in quanto comprende l’intero diritto civile, il periodo di preparazione è molto lungo e la verifica, unica e definitiva, è solo alla fine, la memoria è importante, ma secondaria.

Nella prima lettura dell’intero programma, l’impegno deve essere rivolto esclusivamente alla comprensione degli istituti giuridici, del loro funzionamento ed alla redazione ed utilizzazione di schemi relativi alla materia approvata.Nelle successive letture e ripetizioni il consiglio è di utilizzare sempre di più gli schemi eventualmente integrandoli e di esercitare, qui sì, la memoria: occorre in particolare imparare gradualmente a sviluppare da una singola espressione contenuta in una norma del codice, una serie di nozioni, considerazioni e commenti.

Lo sforzo maggiore sarà, quindi, proprio quello di abbandonare il vecchio metodo per adottarne uno del tutto nuovo che all’inizio darà forse pochi risultati, ma che con il tempo aumenterà e consoliderà le vostre conoscenze, dandovi consapevolezza dei vostri mezzi e relativa tranquillità in sede di concorso.

La preparazione dovrà essere sicuramente per gran parte monografica, intendendo per tale quella che affronta in maniera particolarmente approfondita i singoli istituti giuridici di natura civilistica. Le materie possono essere così distinte: obbligazioni e contratti con la tutela dei diritti; successioni e donazioni; diritto di famiglia; diritto commerciale; volontaria giurisdizione. Talvolta viene consigliata la lettura veloce di un manuale per introdursi a questo studio. Altre volte, e sono le più frequenti, si inizia direttamente con la prima materia elencata, che è quella sicuramente fondamentale in questo concorso, ed è altresì quella che interagisce di frequente con tutte le altre.

Ogni singola materia dovrà essere studiata possibilmente su un testo redatto da non più di due o tre autori e dovrà costituire il punto di riferimento del candidato. Lo studio dovrà poi essere integrato con il confronto di altri testi, nei quali sia proposta una tesi diversa ed autorevole riguardo ad una data figura e situazione giuridica e dovrà essere supportato con l’esame della giurisprudenza soprattutto recente e preferibilmente di legittimità. È difficile poter individuare in questa sede i testi o le opere di riferimento: questo compito viene svolto meglio dalle scuole e dai corsi di preparazione. (risorse disponibili).

Altro aspetto di notevole importanza è il modo in cui studiare, intendendo per ciò il tempo da dedicare quotidianamente allo studio, il sistema attraverso il quale comprendere meglio istituti e situazioni giuridiche, il metodo per la ripetizione e per avere, alla fine, una buona padronanza di tutte le materie. Provate a dotarvi di un piano e di un metodo di studio e ciò sulla base dei vostri tempi e delle vostre abitudini tenendo ben presente che l’impegno deve essere assiduo e proficuo al pari di un lavoro e che le occasioni di confronto con altri studenti non devono mancare.

La preparazione pratica si ottiene frequentando lo studio notarile, ma anche con l’esercizio continuo che può, o forse deve, contemplare la ripetizione frequente di tipi di atti, di clausole e di schemi. Tutto ciò per conseguire, in ordine alla redazione dell’atto, quella tranquillità che in sede concorsuale vorrà dire guadagno di tempo, lucidità mentale e maggiore qualità degli elaborati.

Per il concorso appare utile riportare alcuni passi di un’intervista che il Notaio Barone, già Presidente del Consiglio Nazionale, ha rilasciato a seguito della sua esperienza come membro di Commissione Esaminatrice, intervista apparsa su ""Federnotizie"" luglio 1997 pag. 163 e ss. L'aspetto più importante è “l'idoneità dell'atto redatto dal candidato a raggiungere l'intendimento delle parti ... espresso nella traccia del tema. Subito dopo viene la valutazione della consapevolezza, da parte del candidato, della realtà adottata. Poi si guarda la parte teorica. E' sufficiente chi dà conto della soluzione adottata, è più che sufficiente chi dà conto della soluzione adottata e dice anche perché non ha adottato altre soluzioni astrattamente possibili. La sufficienza (che corrisponde al 6 che al concorso per notaio non basta) può anche raggiungersi con l'adozione di strumenti di dubbia efficacia. In tal caso, però, il candidato deve dimostrare una grande padronanza dello strumento utilizzato oltre che, lo ripeto, indicare le ragioni per le quali ha scartato altre soluzioni”. “La motivazione è la cosa più importante.” “La motivazione è, inoltre, la parte nella quale il candidato è maggiormente in grado di fare capire alla commissione il suo modo di ragionare e ve lo garantisco, questo è ciò che più interessa alla commissione perché costituisce il supporto della prova.” “... la difficoltà più grande che incontra il candidato deriva da un'enorme incapacità di scrivere. E ciò non tanto con riguardo alla parte teorica, quanto in relazione alla formulazione delle clausole contrattuali. Viene, di fatto, di pensare che vi siano candidati, anche preparati con buone capacità mnemoniche, disgiunte da capacità di elaborazione.” Viene valutata “la capacità del candidato di ""fare il notaio"".” “... io credo che non sia idoneo a fare il notaio un candidato che, conoscendo benissimo sul piano teorico la differenza tra condizione sospensiva e condizione risolutiva, non è in grado di valutare la differenza che si determina nell'assetto di interessi tra le parti a seconda che si faccia uso dell'una o dell'altra.” “II candidato deve essere in grado di ""bucare il foglio"" e presentarsi alla commissione con una personalità decisa, dimostrando o di conoscere bene l'argomento specifico oppure che, pur non conoscendolo approfonditamente, è in grado, su quell'argomento, di individuare le coordinate e di prendere una posizione consapevole e motivata.”

La strada quindi, lunga e difficile, con notevole investimento di tempo e denaro, ma la riuscita è assolutamente possibile se sarete entusiasti e determinati, se troverete elementi ed aspetti in questa professione che vi possano appassionare. Abbandonate qualunque motivazione connessa con la possibilità di facile guadagno perché la morale e l'etica sono le colonne portanti di questa attività. Programmate bene lo studio in combinazione con la pratica. Non partite con un impegno iniziale eccessivo, ma fate in modo di essere al meglio della preparazione e delle energie psico-fisiche al momento dello svolgimento delle prove. Il concorso notarile, come tutti gli altri concorsi, ha una grande alea. Il vostro obiettivo, nella preparazione, è ridurre al minimo quell’alea.

Tratto da: http://www.consiglionotarilemodena.it/

Ultima Modifica: 30/04/2009