Donazioni formali, donazioni informali, donazioni indirette. Si tratta di un rompicapo solo apparente perché, usando una semplice chiave di lettura, divengono concetti di non difficile gestione.
La donazione formale è quella che si firma in uno studio notarile; se stipulata tra coniugi (o uniti civili) o tra genitori e figli (o nipoti), è tassata con l’aliquota del 4 per cento per il valore eccedente un milione di euro.
Si ha invece una donazione indiretta in ogni caso in cui si raggiunge, con un atto diverso da una donazione, lo stesso risultato di una donazione: una persona incrementa il suo patrimonio a fronte del fatto che un’altra persona, per spirito di liberalità, diminuisce il proprio patrimonio. Si pensi al genitore che paga il prezzo di una casa intestata al figlio.
Un sottoinsieme della donazione indiretta si ha in tutti quei casi in cui, denominati donazione informale, una persona, animata da spirito di liberalità, arricchisce un’altra persona compiendo non un’attività giuridica, ma un’attività materiale: ad esempio, consegnando al donatario del denaro contante o un assegno a lui intestato affinché lo incassi sul suo conto corrente. (... segue)
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Ultima Modifica: 24/05/2024