L'eredità e il legato
Coloro che succedono al defunto possono essere “eredi” o “legatari”.
L’erede è chi subentra nell’intero patrimonio del de cuius o in una quota di esso; il legatario è colui che consegue singoli beni (ad esempio: una casa).
La differenza è rilevante sotto molti aspetti: il più importante è senz’altro quello che l’erede risponde dei debiti del defunto anche in misura superiore al valore dei beni ereditati (e quindi può anche rimetterci il suo patrimonio personale).
Il legatario invece non risponde, di regola, dei debiti ereditari e comunque la sua responsabilità è limitata al valore dei beni che gli sono stati attribuiti.
Inoltre, mentre il legatario consegue il legato automaticamente, e cioè per il solo fatto dell’apertura della successione (che avviene in coincidenza con la morte del de cuius), l’erede diviene tale solo per effetto di una sua accettazione (esplicita o tacita) dell’eredità: proprio perché egli risponde dei debiti del defunto, la legge richiede una sua manifestazione di volontà per conseguire la qualità di erede.
Il legatario invece consegue di regola un beneficio e quindi la sua volontà di accettare si presume (comunque egli è sempre libero di rinunciare al legato).
Ultima Modifica: 20/03/2011