La risposta a interpello 669/2021 è stata l’occasione per l’agenzia delle Entrate per fare il punto della situazione in ordine alla tassazione delle indennità che, a vario titolo, si rendono dovute in caso di espropriazione per pubblica utilità.
Un’indennità aggiuntiva all’indennità di esproprio spetta al proprietario coltivatore diretto o imprenditore agricolo a titolo principale in ragione delle colture effettivamente praticate nonché al fittavolo, al mezzadro o al compartecipante che, per effetto della procedura espropriativa o della cessione volontaria, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l’area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità.
Anche queste indennità aggiuntive contribuiscono a determinare l’importo dovuto per effetto dell’espropriazione e sono pertanto da considerare parte integrante dell’indennità di espropriazione da sottoporre a imposizione proporzionale di registro.
Con riferimento all’aliquota dell’imposta di registro applicabile all’indennità da corrispondere in relazione agli atti di espropriazione dei terreni agricoli, l’Agenzia ritiene che per tali atti sia dovuta l’imposta di registro nella misura del 15% prevista per i trasferimenti dei terreni agricoli a favore di soggetti diversi dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali.
Ultima Modifica: 14/11/2023