Cento milioni di euro (forse) e diritti d’immagine mondiali. A spartirseli eredi famelici quando innumeri, a partire dai figli: cinque, dieci, altri? E un testamento che non c’è. Se sulla morte di Diego Armando Maradona, e sulle sue ombre, si gioca già una partita mediatico-giudiziaria, l’eredità del “Pibe de oro” sarà il secondo e definitivo match che verrà giocato a lungo con probabili colpi a effetto.
Per certi versi, è un caso di scuola: beni lasciati da una persona che ha abitato e lavorato in diversi Paesi per i quali anzitutto va capito quale sia la legge applicabile alla successione ereditaria.
In Italia vale il Regolamento Ue 650/2012, secondo il quale la legge applicabile alla successione ereditaria è quella del Paese in cui il defunto aveva la residenza abituale al momento del decesso. In Argentina la Ley 26.994 (Codigo civil y comercial de la Nacion) dispone che la successione ereditaria è regolata dalla legge del domicilio del defunto al momento del decesso (articolo 2644).
Maradona era cittadino argentino e negli ultimi anni aveva vissuto negli Emirati Arabi (a Dubai) e in altri Paesi (ad esempio, in Bielorussa), ma il suo ultimo domicilio (coincidente con la residenza abituale) pare da collocare in Argentina, a El Tigre (Buenos Aires). Pertanto dovrebbe valere la legge argentina. (... segue)
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Ultima Modifica: 07/12/2020