Nelle molteplici occasioni in cui nel 2003-2004 si è commentata la riforma del diritto societario, si è ripetutamente osservato che:
1. l’impresa individuale e le società di persone sarebbero state abbandonate in quanto si rendeva più appetibile l’utilizzo della Srl (in particolare per il beneficio della responsabilità limitata dei soci che ne consegue);
2. la riforma aveva inteso «sollecitare gli operatori imprenditoriali ad assumere la veste giuridica più consona alla loro dimensione e al loro assetto organizzativo (dedicando così la forma della Spa all’impresa che offre il proprio capitale sul mercato del capitale di rischio e la forma della Srl all’impresa con pochi soci, ove normalmente i soci prestano la propria attività);
3. «tarare le norme della Srl sulle esigenze della piccola-media impresa, ove il volere del socio è sempre in primo piano e ove i suoi interessi devono trovare perfetta rispondenza nell’assetto statutario che governa la vita dell’impresa societaria». (... segue).
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Ultima Modifica: 18/05/2022