La cittadinanza acquisita nel nostro ordinamento dal cosiddetto “pegno rotativo” induce a riflettere se la precipua caratteristica di questo pegno, e cioe` quella di avere un oggetto “fluido” o “dinamico”, sia riproducibile anche nel caso del diritto di usufrutto: ci si chiede, in altri termini, se sia ipotizzabile anche un “usufrutto rotativo”.
Lo stimolo a questa indagine origina, in particolare, osservando la gestione del patrimonio finanziario delle persone fisiche allocato presso intermediari finanziari poiche´ taluno di essi ha, infatti, iniziato a proporre un servizio di usufrutto rotativo del “portafoglio” contabilizzato in un dato “dossier” : si tratta, pertanto, di comprendere, da un lato, se la costruzione di un usufrutto rotativo, nel silenzio della legge, sia, in effetti, configurabile e, d’altro lato, in caso di risposta affermativa, si tratta di analizzare i rapporti che, in tale fattispecie, si instaurano tra l’usufruttuario, il nudo proprietario e l’intermediario finanziario. (... segue)
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Ultima Modifica: 29/05/2019