Forse sarà anche perché la casistica concreta è irrisoria, la legge 76/2016 (Cirinnà) non ha avuto un adeguato seguito burocratico sul punto che il regime di comunione legale dei beni possa essere vigente – per effetto di un contratto di convivenza – tra persone non coniugate o non civilmente unite, ma “solo” conviventi: il sistema anagrafico (che è preposto a registrare le convivenze e i contratti di convivenza) non è stato ancora adeguatamente strutturato e i registri dell’anagrafe sono spesso reticenti sul tema del contenuto di questi contratti di convivenza. (... segue)
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Ultima Modifica: 11/04/2019