La dichiarazione di successione presentata omettendo gli attivi emersi nell’ambito di una procedura di voluntary disclosure è «incompleta» e non «infedele» e l’Ufficio può pertanto contestarla non oltre due anni dal giorno in cui è stata pagata l’imposta principale di successione.
La presentazione di un’istanza di voluntary disclosure non è un «evento sopravvenuto» che obbliga alla presentazione di una dichiarazione di successione «integrativa» di altra dichiarazione di successione già presentata. Pertanto, l’Ufficio non può pretendere di contestare l’omessa presentazione di una dichiarazione di successione integrativa fino al quinto anno successivo alla scadenza del termine prescritto dalla legge per la presentazione della dichiarazione omessa.
Sono questi i due rilevanti principi affermati nella sentenza della Ctr Liguria 619 del 21 maggio 2018. (... segue)
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Ultima Modifica: 19/06/2019