Sull’obbligo del Pos negli studi professionali dal prossimo 30 giugno resta qualche perplessità anche dopo la risposta (prot. n. D/825 del 10 giugno 2014) che il ministero dell’Economia ha fornito all’interrogazione parlamentare n. 5-02936, sostenendo che i professionisti dovrebbero strutturarsi con il Pos, ma che questo non sarebbe inquadrabile intermini di obbligatorietà.
Più precisamente, il Mef aderisce alla tesi del Consiglio nazionale forense, secondo cui la norma che impone il Pos avrebbe introdotto non un «obbligo » ma un «onere», «il cui campo di applicazione sarebbe limitato ai casi nei quali siano i clienti a richiedere al professionista la forma di pagamento tramite carta di debito».
La ratio sarebbe da ricercare, sempre secondo il Mef, nel «fatto che non risulta associata alcuna sanzione a carico dei professionisti che non dovessero predisporre» (forse intendendosi «disporre») «della necessaria strumentazione a garanzia dei pagamenti effettuabili con moneta elettronica». (... segue)
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Ultima Modifica: 13/06/2014