Se un coniuge in regime di comunione legale dei beni utilizza denaro di provenienza “non tracciabile” per il pagamento del prezzo di un suo acquisto, il bene oggetto di tale acquisto è assoggettato al regime di comunione legale dei beni, anche se all'atto di acquisto interviene l'altro coniuge il quale dichiari di consentire l'esclusione di tale acquisto dal regime di comunione legale.
Lo afferma la Cassazione nell'ordinanza n. 26981 del 24 ottobre 2018, nella quale si affronta un tema privo di precedenti in sede di giurisprudenza di legittimità e che è assai rilevante in quanto concerne il frequente caso dell'utilizzo del denaro appartenente a uno solo dei coniugi al fine di pagare il prezzo di un suo acquisto. (...segue)
Leggi l'intero articolo cliccando qui sotto oppure, a fianco, nella Documentazione Correlata
Ultima Modifica: 11/11/2019